Corto: “Lacrima” di Fabrizio Ancillai
È il caos pieno di sofferenza di una casa trascurata, il vuoto di una scatola di psicofarmaci, il silenzio assordante dell’assenza di un figlio bambino che si fa presenza disperata negli occhi di una madre. Violenza chiama violenza, i fari dell’auto illuminano il sangue, le gomme stridono in una frenata che non basta ad evitare lo schianto, l’alcol e la droga confondono i piani della vita e della morte. Dolore e rabbia trasformano il cuore di una donna in quello di un killer spietato e si mescolano ad altra furia e disperazione di una vita di droga, di devianza per sciogliersi nell’eco di uno sparo. Sarà l’applauso del pubblico dallo schermo del televisore a raccontare come la vittima diventa carnefice e, nel trionfo della giustizia degli uomini e del delirio mediatico, sarà il carnefice la star della cronaca per una notte. Forse
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