GP Azerbaijan. Il GP delle sorprese
GP Azerbaijan, qualche ora fa avevamo scritto che sarebbe stata una gara avvincente, ma la realtà è andata oltre l’immaginazione e possiamo parlare di una gara veramente pazza!
Partiamo dal risultato: il Gran Premio se lo aggiudica Ricciardo sulla Red Bull, seguito da Bottas (Mercedes) e Stroll (Williams). Al quarto post Sebastian Vettel e al quinto Lewis Hamilton. Raikkonen ritirato per danneggiamento al fondo della vettura a causa dei tanti detriti presenti in pista, come diremo in seguito. La matematica dice che il ferrista allunga in classifica, portandosi a quattordici punti di vantaggio sul britannico della Mercedes. La realtà del gran premio è stata ben più complessa e avvincente, però.
La gara è stata segnata da un paio di incedenti nella prima metà (senza alcuna conseguenza per i piloti coinvolti, per fortuna), che hanno richiesto l’ingresso della safety car per due volte. La quantità dei detriti sparsi sul lungo tracciato (non impeccabile l’organizzazione, bisogna dire) ha richiesto addirittura una sospensione dopo 23 giri. L’episodio clou si è avuto al diciannovesimo giro. Con ‘ingresso della safety car Hamilton (in prima posizione) rallenta eccessivamente e Vettel (in seconda posizione), deve frenare e quasi lo tocca. La reazione del tedesco è rabbiosa: riprende velocità, affianca Hamilton e, praticamente, gli dà una “ruotata”. La successione degli eventi è da film thriller. La gara riprende, ma viene poi interrotta, come abbiamo già detto, al ventitreesimo giro. Le posizioni sono le stesse, ma, durante la sosta, i meccanici Mercedes commettono un errore, fissando male la protezione del casco di Hamilton, che deve quindi rientrare ai box. A questo punto, Vettel si trova in testa, con un vantaggio di quasi 26 secondi. Neanche il tempo di godersi la situazione che i giudici di gara infliggono una penalità di 10 secondi a Vettel per l’episodio della “ruotata”. Il regolamento prevede l’ingresso ai box, quindi i dieci secondi formali si trasformano in 25 secondi. Vettel rientra in pista e si trova davanti a Hamilton per un secondo: rispettivamente, in sesta e settima posizione. I cronisti già vedono il sorpasso di Hamilton (ricordiamo che Vettel sta correndo con il motore “usato”, per i motivi spiegati nel nostro precedente post), ma il tedesco non si dà per vinto: protegge la posizione e, anzi, risale fino al quarto posto, con Hamilton che lo tallona fino al traguardo, ma restando dietro.
Che dire: lasciamo i commenti sui regolamenti e sulle decisioni dei giudici a chi di dovere e godiamoci l’allungo della Ferrari nella classifica piloti!
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